Come proteggere la pelle dei bambini dal sole?
Amico Sole
Il sole è una fonte naturale di vitamina D, rafforza il nostro sistema immunitario e l’apparato osseo. Per questo svolge un ruolo importante nella crescita e nello sviluppo fisico dei bambini. Ma per quanto il sole sia da considerarsi un amico, soprattutto quando si tratta dei più piccoli, l’esposizione deve essere prudente per evitare insolazioni, scottature, eritemi e colpi di sole.
La pelle dei bambini, infatti, è estremamente delicata: gli strati che la compongono sono ancora molto sottili e il meccanismo di autoprotezione, di cui dispone il nostro organismo, non si è ancora pienamente sviluppato. Nei bambini, la melanina viene prodotta in percentuali molto basse, per cui l’effetto protettivo è molto ridotto. Inoltre, il mantello acido protettivo cutaneo non è ancora completamente sviluppato e l’attività delle ghiandole sebacee è molto debole. La loro pelle non è ancora abbastanza resistente e reagisce in modo molto sensibile ai raggi Ultra Violetti (UV). Queste caratteristiche indicano che la funzione barriera della cute, ovvero la sua capacità di “scudo” protettivo, è minore. Dunque, la pelle del bambino è più vulnerabile e soggetta a disidratazione e secchezza.
E’ meglio quindi evitare l’esposizione diretta e prolungata al sole ma anche tenendoli sotto l’ombrellone è comunque necessario applicare una protezione solare, in quanto i raggi ultravioletti riflessi dalla sabbia raggiungono comunque la loro pelle.
Fino ai sei anni di età è opportuno scegliere un fattore di protezione molto alto, Sun Protection Factor (SPF) 50+, dal momento che le scottature in età pediatrica sono particolarmente dannose. Per i bambini più grandi, invece, è meglio cominciare con una crema solare a protezione alta o molto alta (50 o 50+), per poi passare – man mano che si acquista abbronzatura – a una crema solare a protezione 30.
Una texture leggera e ingredienti naturali completano la formula della crema solare perfetta.
I prodotti solari dedicati ai bambini riportano solitamente in etichetta il termine “kids”. Gli spray sono più facili da usare e sono spesso maggiormente graditi dai più piccoli ma non devono lasciare la pelle appiccicosa per evitare, ad esempio, che ci si attacchi la sabbia.
Per una corretta applicazione della protezione solare si possono seguire questi semplici ma efficaci consigli:
- la prima applicazione dovrebbe essere fatta almeno 20 minuti prima di esporsi al sole, per consentire alla pelle un corretto assorbimento;
- le applicazioni dovrebbero essere ripetute almeno ogni 2 ore nel corso della giornata;
- si deve sempre ri-applicare la protezione dopo il bagno, anche se la crema è resistente all’acqua;
- la crema va spalmata su tutto il corpo con particolare attenzione a spalle, orecchie, naso e parte superiore dei piedi, ovvero tutte le zone a maggiore rischio di scottature.
E’ bene inoltre ricordare che l‘intensità dell’irradiazione solare aumenta:
- in alcuni momenti della giornata (tra le 11 e le 16 dove si concentra il 95% dell’irradiazione quotidiana);
- con la stagione (in estate, nel nostro emisfero),
- con l’altitudine (+4% ogni 300 metri di altezza),
- con la latitudine (aumenta man mano che ci si avvicina all’equatore)
- nelle vicinanze di superfici riflettenti (neve +80%, sabbia +20%, acqua +5%).
Il Ministero della Salute a questo proposito fornisce le seguenti indicazioni:
- non esporre ai raggi diretti del sole i bambini sotto i 6 mesi, perché la loro pelle è ancora molto sottile, e la melanina è praticamente assente;
- evitare l’esposizione all’aperto dalle 11 alle 16;
- quando il neonato è all’aria aperta, spalmare sempre la protezione 50+;
- tenere il bimbo coperto con indumenti di cotone, in particolare body e cappello;
- quando il neonato è in passeggino, utilizzare una protezione dai raggi diretti, per esempio la cappottina ombreggiante o un ombrellino da passeggio.
Riepilogando, quindi, le regole principali per il “sole amico” sono le seguenti:
- Proteggere il neonato
Evitare l’esposizione diretta nei primi 6 mesi e limitarla il più possibile nei mesi successivi. La carrozzina all’ombra e posizionata in modo tale che gli occhi non guardino in direzione del sole. La testa va sempre coperta con un cappellino di cotone e gli indumenti vanno regolati a seconda della temperatura.
- Curare l’alimentazione
Con il caldo il bambino perde molti liquidi attraverso il sudore, che vanno reintegrati, per evitare i rischi di disidratazione.
- Scegliere l’ora migliore
Le ore indicate per l’esposizione al sole del bambino sono quelle del primo mattino e del tardo pomeriggio.
- Non dimenticare gli occhi
Se il bimbo è piccolo deve indossare un capellino con visiera. Se, invece, ha già l’età adatta per portare gli occhiali, questi devono avere un filtro solare di ottima qualità (marchio CE), per evitare che i raggi ultravioletti possono provocare danni alla retina
- Applicare creme solari più volte al giorno.
Ogni 2 ore, specie se il bambino entra ed esce continuamente dall’acqua. A fine giornata è bene spalmare su tutto il corpo un prodotto idratante doposole specifico per l’infanzia.
- Non trascurare l’abbigliamento.
Vestire il bambino con abiti leggeri e traspiranti realizzati in tessuti naturali (cotone e lino).
- Non abbassare la guardia quando è nuvoloso
Non sottovalutare la protezione dai raggi solari, anche quando il sole è coperto dalle nuvole.
- Esposizione graduale
I pericoli maggiori di scottatura e di accumulo delle radiazioni sono legati alla vacanza breve, soprattutto a quella del fine settimana.
Proteggere i bambini dai raggi solari, specialmente durante i mesi estivi, è di fondamentale importanza.
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